Editto di embargo contro la Scozia

A.D. 1270, Maggio

Io Enrico III, re d'Inghilterra duca d'Aquitania e Guascogna considerato l'inaccettabile comportamento di Alessandro III di Scozia, tiranno sanguinario e dispotico, il cui comportamento fuori da ogni logica sta mettendo in pericolo la vita di molti cittadini inglesi oltre che del suo popolo stesso, ordino quanto segue:

a far data da oggi,

- qualunque mercanzia, merce o risorsa destinata al regno di Scozia che transiti per le province del regno d'Inghilterra o per i mari controllati dalla marina inglese è considerata sequestrata;

- è vietato a chiunque, sia esso mercante, cittadino o nobile, concludere affari di qualsiasi tipo con e per conto di cittadini scozzesi;

- qualunque altro stato voglia aderire a questo editto avrà per sempre la riconoscenza dell'Inghilterra.

Enrico III, re d'Inghilterra duca d'Aquitania e Guascogna

off
chiunque voglia aderire posti qui di seguito.

Noi, Durante Medicus, Reggente del Trono Imperiale del Sacro Romano Impero,
- a conoscenza delle nefandezze compiute dal Sovrano di Scozia e del modo col quale pone a rischio la vita e la dignità del suo popolo e di quanti altri siano con lui in contatto
- considerando che il Sovrano non ha mostrato in alcun modo di voler modificare il suo modello di vivere civile in un consesso mondiale
- avendo avuto notizia dell'embargo promosso dal Re d'Inghilterra
ADERIAMO
alla procamazione di embargo
confidando che ciò possa servire al Sovrano di Scozia affinché voglia modificare il suo operato in difesa sopratutto dei suoi numerosi sudditi

Durante Medicus, Reggente del Trono Imperiale del Sacro Romano Impero, a ciò delegato dall'Imperatore Cosimus I, Imperator

Noi Alfonso III re di Portogallo, pur mantenendo uno stato di neutralità nel coflitto con le maestà vostre, diamo il nostro contributo bloccando ogni nave per e dal regno di Scozia che transiti al largo delle costre portoghesi.

Alfonso III
Re del Portogallo

Pur non avendo alle nostre dipendenze mercanti che possano giungere per nave ad Edimburgo, appoggiamo, pur simbolicamente, il Sovrano inglese.