Scambi della Compagna Communis [Genova]

Il porto commerciale di Genova apre alle rotte degli stati ,europei e non, alleati della Compagna Communis.

Per decisione del Consilium sia un porto franco, aperto ove domanda ed offerta possano incontrarsi. Annesso al porto vi sia il grande mercato commerciale, ove i mercanti stranieri possano (dietro compenso del 2% sul valore della merce) vendere i loro prodotti.
È fatto divieto assoluto di ingresso al porto commerciale, da parte di qualsiasi nave armata.
Così è deciso.




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Siamo ben lieti di commerciale con Genova et intero suo popolo convinti, da buoni vicini, che la nostra collaborazione commerciale possa portare frutti a tutti

Cosimus I Imperator

Io, reggente di sicilia chiedo ufficialmente alla Repubblica Genovese di intraprendere scambi commerciali di prodotti tipici del territorio con il Regno di Sicilia.

Riccardo I di Sicilia.

[Una nave battente bandiera Egizia giunge al porto di Genova recante una pergamena]

Il vostro fiorente regno ha destato l'interesse del Sultano d'Egitto, Saladino II, il quale sarebbe intenzionato a commerciare con voi.
Auspicando che entrambi i nostri popoli possano ricevere guadagno da questo possibile accordo, vi porgiamo i nostri saluti.

Sultano d'Egitto.

Il regno d'Inghilterra chiede la stipula di un trattato commerciale con la Repubblica Genovese

Io Enrico I di Navarra vorrei fare uno scambio commerciale con la Repubblica di Genova. Chiedo ai consoli di accettare la mia richiesta.

Il regno di Bulgaria chiede la stipula di un accordo commerciale con genova