Con l'inizio del dominio personale di Enrico III le tasse per gli ebrei sono state di molto maggiorate, fino ad arrivare ad un livello insostenibile, con un effetto controproducente, cioè ad un certo punto il gettito è cominciato a calare, sino al punto che il rappresentante delle comunità ebraiche, il Presbiter Iudaeorum, Elia, ha chiesto a Enrico il permesso che il suo popolo potesse lasciare il paese perché non hanno più nulla con cui pagare; il permesso è stato rifiutato ed Enrico che pare voglia dare gli ebrei in pegno a suo fratello, Riccardo di Cornovaglia. Nello stesso tempo anche l'intolleranza religiosa è aumentata, con conseguenti vessazioni, false accuse e uccisioni; da alcune città gli ebrei sono stati banditi e i massacri di ebrei sono aumentati in tutto il regno.