Un messo di Giovanni di Edimburgo consegna all'araldo reale una missiva per sua Maestà il Re. Questi solennemente legge:
"Iohannes I, Dei Gratia Marquis Edimburgi, Semper fidelis, Enrici Regi Angliae Salutat.
Maestà siamo preoccupati per la situazione dell'Ungheria. Anche al castello di Edimburgo sono giunte notizie incredibili sul numero della cavalleria mongola. Noi non possiamo intervenire direttamente in quanto comunque le nostre forze sarebbero irrisorie contro un esercito di soli cavalieri. Ma sappiamo che siete intenzionato ad intervenire. Per cui, mio Signore, vi offro di sentirvi libero di portare quanti più uomini dell'esercito regio in guerra e di non preoccuparvi della difesa patria: come suo umile servo mi offro di mettere le truppe ai miei comandi alla difesa di Londra e di tutto il regno. In rappresentanza del marchesato invio mio figlio Giovanni II ai vostri ordini."