Il re è riunito con i suoi ministri nella sala del Consiglio
Privato. Stanno discutendo questioni sul riassetto completo delle terre a sud.
Il re prende la parola<Miei signori, come governatore di Faro abbiamo
nominato dom Felipe, figlio del signore di Santa Crux. Quindi dal nostro punto
di vista, tutto è deciso e problemi non se ne pongono>sentenzia Alfonso
mentre ora và per aprir bocca quando irrompe il suo segretario<Mio re, è
giunto da Durazzo questo rapporto di guerra>e al re allunga il plico. Il re
legge per poi<Meraviglioso che san Giorgio sia lodato, abbiamo contribuito a
riprenderci Durazzo> ma poi nota la missiva. La legge<E' del nostro
generale>comincia a diventar rosso<Cosa?Come osano?>una pausa per far
un profondo respiro e alzarsi dallo scranno<Signori, il consiglio termina
qui> poi al ministro della guerra<Signore, fate preparare delle 25
ammiraglie , 100 lancieri e 200 fanti. Tra due ore pretendo di salpare per
Durazzo. Cancelliere, sino al mio ritorno la reggenza spetta alla regina in
vece dell'infante Dionigi. Ogni sua parola è come se pronunciata da me in
persona. Faccio nuovamente il re. Comunicate all'imperatore che gli accordi non
cambiano ma che sono costretto a far una
deviazione, qualora volesse raggiungermi lo può fare> detto ciò va nelle sue
camere per indossar l'armatura, la spada reale. In poco tempo il re si imbarca
per Durazzo.