Castello di Montaperti in Toscana

Dopo la battaglia di Montaperti del 1260, combattuta da me medesimo quale Comandante Unico delle Truppe della Antica Civitade di Siena, feci erigere un Castello in cima a Montaperti dotato di ogni confortevole lusso e protetto da imponenti fortilizi.
In quel Castello desidero spostare il Governo dell'Impero, lasciando a Bamberga il mio fido erede Principe Durante.
A ciò anche in virtù del fatto che desidero ardentemente essere il più vicino possibile, fisicamente, a Sua Santità Chioccilo I.
Per questa ragione invito tutti i Regnanti a farmi visita presso il Castello, con la benevolenza della Santa Sede

Cosimus I Imperator

Artemio Bovo, generale delle forze armate Sicule, è appena giunto nella Reggia imperiale di Montaperti. Con esso porta già pronta una strategia da proporre agli altri regnanti cristiani. Nel frattempo è in contatto costante con il sovrano Riccardo I che metterà a disposizione le armate necessarie in base alla strategia da seguire. Ora Artemio attende l'arrivo degli altri sovrani cristiani coalizzati per la difesa della cristianità.

Partito da Roma, dopo aver ricevuto la benidizione papale insieme all'alleato, Enrico I arriva finalmente a Montaperti. Entrato a palazzo trova il Generale siciliano Artemio e l'Imperatore d'Occidente. Tuttavia anche il sovrano di Navarra attende l'arrivo degli altri sovrani.

Le navi l'esercito portoghese ha lasciato a Civitavecchia da qualche giorno tanto da esser prossimi al Castello imperiale di Montaperti. Attraversando il borgo trombe e corni annunciano l'arrivo portogheseannuncia uno scudiero con in mano lo stendardo reale mentre sul suo stallone arabo Gonzalo de Martinez-Portocarrero galoppa alla testa dei 100 fanti. e l'esercito entra nel castello dove già altri uomini di altri reami sono giunti.

Edoardo I raggiunge Montaperti con i suoi crociati 200F e 200L

Artemio Bovo Generale delle forze armate Sicule illustra la
strategia del Regno :


<Dal porto di Palermo partiranno 50 Ammiraglie con a
bordo 100 Cavalieri 40 Lancieri e 150 Fanti in direzione est e attraccheranno al porto di Durazzo.
Le truppe in seguito attraverseranno la contea e colpiranno da sud le forze Mongole stanziate
a Buda. Per aumentare l’impatto bellico è auspicabile che almeno un’ altro
segua la stessa tattica e gli altri irromperanno da est partendo da Vienna.>


Questa è la proposta del Generale Siculo è attende commenti
da parte degli altri Comandanti.





//Qui sotto vi è la rappresentazione dell’itinerario sulla
cartina.

Signori
vi ringrazio per la vostra presenza fattiva. Ringrazio in special modo il re di Sicilia che ha già progettato un sistema di attacco.
Io qui vorrei dire inizialmente due cose:
la prima si riferisce alle truppe da voi mandate. Ho ragione di credere che l'infedele sia essenzialmente dotate di truppe a cavallo per cui le nostre forze di terra ben poco potranno da sole. Vi invito quindi ad accrescere il numero di cavalieri, e anche di lancieri, per procedere a questa guerra che sarà sanguinosa ma comunque sacra, a difesa della cristianità.
La seconda è la parte strategica: io ho pensato di risalire il Danubio partendo dal fiume Elba fino a Praga per poi confluire nel Danubio e dal Mar Nero percorrere a ritroso il Danubio per giungere a Buda: ritengo che si debba giungere a Buda sul fiume con almeno 200 navi, 100 velieri e 10 ammiraglie dotate di catapulte dalle quali lanciare pietre focanti.
Il nostro principale scopo è quello di riappropriarci del Castello di Buda e della città, mettere sul trono l'erede e orfano d'Ungheria, protetto dalle milizie imperiali e di tutti gli alleati, costituire il nuovo governo del Regno al suo comando, distruggere l'iniquo masnadiero infedele che ha profanato la cristianità e donne e bambini con spregevoli e turpi torture.
Non un prigioniero sarà fatto, ma dovrà correre nel Danubio tutto il sangue miscredente e infedele dei viscidi mongoli, fino ad arrossare le acque lontane del Mar Nero. Nessuna pietà per chi ha disonorato i nostri piccoli e le nostre donne.
Vi invito, o prodi, a decuplicare le nostre forze e a imbarcarci sulle navi , sui velieri e sulle ammiraglie. Intanto altre mie forse partiranno da Vienna alla volta di Buda per accerchiare da Nord, forte che da Durazzo sono in arrivo le forze sicule. Accerchieremo il nemico e non faremo priginieri né feriti

Prende la parola Enrico di Navarra e dice:<Visto che ormai abbiamo stabilito la tattica di guerra, penso che mi unirò all'attacco con il Regno di Sicilia. Farò partire degli uomini direttamente dal porto di Siviglia per raggiungere il porto di Durazzo. A guidare le navi ci sarà il mio fedele Ammiraglio Rodrigo.>

Detto questo il sovrano di Navarra si congedò per unirsi insieme ai velieri per guidare i suoi uomini in Ungheria. Salperà sulle navi che lo avevano portato a Roma, ovvero 50 navi.

Gonzalo de Martinez-Portocarrero consegna all'imperatore la missiva del suo sovrano<A voi altezza imperiale> sulla missiva vi è posto:

"A sua reale e imperiale maestà,
noi Alfonso III ai 100 fanti aggiungiamo 25 cavalieri che vi raggiungerano sul campo di battaglia.
Con fede in Nostro signore
Alfonso III
re del Portogallo "

a questo punto signori sciolgo la riunione: si vada in guerra come da tattica adottata.
Resterà qui una unità straordinaria di crisi e presso il castello di Vienna, comandata dal prode Guerrieri, la gestione della battaglia.
Tutti alla conquista di Buda e del suo castello!!!

Edoardo I segue l'Imperatore a Vienna e con lui le sue truppe 200 fanti e 200 lancieri. Da questo momento per ordine di Enrico III le truppe inglesi sotto il comando di Edoardo saranno a piena disposizione direttamente dell'Imperatore e risponderanno ai suoi ordini.